Spesso i progetti più belli nascono in modo silenzioso e sorprendente. Si fanno spazio nei cuori al di là delle paure e delle resistenze. Crescono col tempo che ci vuole, innaffiati dal coraggio di sognare e dalla pazienza di costruire! “Un cammino per ricominciare” è sbocciato dentro di noi il giorno in cui, mentre ci trovavamo sulla via di Santiago, abbiamo incontrato gli occhi di un ragazzo francese che camminava insieme ad un adulto già da alcune settimane. Passo dopo passo, lasciate lungo la strada le diffidenze, abbiamo iniziato a parlare e a conoscerci, come naturalmente avviene quando si è in cammino, e così abbiamo scoperto che questo ragazzo stava vivendo un’esperienza particolare.
Andare a Santiago non rientrava nei suoi piani né rappresentava un sogno che finalmente riusciva a realizzare. Erano stati il giudice minorile, i servizi sociali e l’associazione “Seuil” a metterlo spalle al muro e fargli questa proposta. Poteva essere l’occasione della vita per riscattare gli errori del passato, chiudere una volta per tutte i conti con la giustizia e scegliere di intraprendere una strada diversa per il suo futuro! Assalito dai dubbi e dalle paure, ma conscio che da solo non sarebbe mai riuscito a tagliare con il suo ambiente e a dare una svolta alla sua storia, questo ragazzo decise di accettare di mettersi in cammino da Parigi fino a Santiago de Compostela, senza sapere che questa esperienza gli avrebbe cambiato la vita!
Come lui, tanti altri ragazzi hanno trovato il coraggio di partire in questi anni. Esistono infatti diversi progetti europei e italiani che da tempo lavorano al fianco dei minori dal passato difficile e fanno loro la proposta di vivere una lunga esperienza zaino in spalla. Oltre il 70% di chi si mette in cammino, torna a casa diverso da come era partito, e intraprende un nuovo percorso costruttivo per la sua giovane vita. Sì, perché in cammino la vita cambia! Non è automatico che ciò avvenga, ma ci sono buone probabilità che nel lento passo dopo passo qualcosa di importante accada e rivoluzioni la vita. In meglio, ovviamente!
Il nostro incontro con F. lasciò dentro di noi qualcosa di cui ancora non conoscevamo il nome. Solo in seguito scoprimmo che si chiamava “desiderio”. Desiderio di accompagnare anche noi dei ragazzi in questo loro fondamentale percorso. Di essere al loro fianco senza essere maestri. Condividere la loro rinascita ci sembrava uno dei regali più belli che potesse farci la Vita! A volte però i desideri più genuini e sinceri non bastano per smuovere le montagne e non hanno la forza di aprire nuove piste nel mare del deserto. Fortunatamente però non siamo gli unici artefici del nostro destino. Anzi, spesso le cose più belle e sorprendenti accadono grazie a coloro di cui abbiamo la fortuna di incrociare i passi.
Fu così che la Vita volle che un giorno dovessimo incontrare chi poteva aiutarci a dare concretezza a questo desiderio. Accadde infatti che Sandra, una delle colonne di una onlus di Milano dal nome “Bir”, ascoltasse “per caso” un’intervista radiofonica fatta al nostro Fabrizio, che stava appunto parlando di “camminare guarisce”. Le parole di Fabrizio fecero il loro corso, “Bir” ci venne a cercare, e da quel giorno partì un lungo percorso che ha portato alla nascita di “un cammino per ricominciare”!
Di cosa stiamo parlando? Del nostro progetto educativo che mira a portare in cammino i giovani con fragilità sociali e procedimenti giudiziari in corso. Mettiamo da parte però le etichette: rischiano di stigmatizzare questi ragazzi e non aiutano a rompere con un’identificazione che è stata loro necessaria per stare in piedi. Sono semplicemente ragazzi che per mille ragioni si sono trovati a crescere in contesti ed ambienti che non li hanno aiutati a strutturarsi e a coltivare dentro di loro la fiducia necessaria per costruire il loro viaggio nella vita. Ragazzi come lo siamo stati tutti noi che forse non hanno ricevuto le parole giuste per credere in loro stessi. Giovani che hanno imparato a stare al mondo seguendo i modelli che avevano davanti ai loro occhi. Che hanno cercato i riferimenti necessari per crescere identificandosi col tessuto sociale che li circondava. Che portano inconsapevolmente dentro di loro sentimenti che hanno ingrigito i loro giorni, azzerato le prospettive e ferito il loro cuore. Il Cammino può essere allora quell’esperienza sorprendente capace di creare una prima fondamentale rottura con il loro mondo, necessaria per tornare a reinventarsi la vita! In cammino il groviglio delle cose difficili vissute ed accumulate nel tempo inizia a sciogliersi, le corazze si abbandonano strada facendo e si riscopre un nuovo modo di vivere le relazioni. Più naturale, sereno, felice, costruttivo. I ragazzi piano piano lasciano il personaggio impersonato e si permettono di essere se stessi. Percepiscono l’assenza di giudizio. Si sentono profondamente accolti, voluti bene!
Fare questo percorso insieme a loro è qualcosa di commuovente e di appassionante, perché non c’è niente di più bello nella vita che assistere a queste “rinascite”, con tutti quei colori e quegli ingredienti che caratterizzano i ragazzi della loro età. E camminando insieme cambiamo un po’ anche noi!
Dopo le difficoltà dovute alla pandemia che ci hanno tenuto fermi troppo a lungo, stiamo per ripartire! Sono infatti in programma due cammini che vivremo insieme durante l’estate appena cominciata. Un primo cammino lo faremo a fine luglio, camminando una settimana sulla Via Francigena e arrivando a Roma. Il secondo lo vivremo tra agosto e settembre e partirà questa volta da Siena, con arrivo sempre nella capitale. Due esperienze che stiamo già preparando da tempo e che non vediamo l’ora di condividere insieme!
Non amiamo molto accendere i riflettori su di noi e autocelebrarci, ma siamo qui a raccontarvi di questo progetto per dargli la visibilità che merita. Perché al centro ci sono questi ragazzi e la speranza di un primo passo verso un cambiamento decisivo per la loro vita. Perché esperienze come questa hanno il sapore delle buone notizie, quelle di cui nessuno parla e di cui ha fortemente bisogno il mondo per spezzare la rassegnazione e credere che non è poi tutto così brutto sulla Terra. Ve ne parliamo perché realizziamo queste esperienze con le povere risorse che abbiamo a disposizione e chissà, magari venendone a conoscenza, vuoi crederci con noi ed hai voglia di sponsorizzare nella misura in cui vuoi e puoi i prossimi cammini che verranno. Sappi che con il tuo aiuto sosterremo unicamente le spese dei ragazzi. Ognuno di noi cammina infatti in modo volontario e completamente gratuito.
Consideriamo un grande regalo camminare al fianco di questi giovani. Portano dentro ai loro cuori un’intensità che difficilmente si incontra nei ragazzi “normali”. Lo facciamo con l’umiltà di chi da tempo ha lasciato per strada la parola “giudizio”, sostituendola con quelle più costruttive e benevole “comprensione” e “tenerezza”. La cosa più bella di questo progetto è essere costruttori di un sogno insieme a questi ragazzi. Un sogno che ha finalmente il sapore felice della vita! Camminate insieme a tutti noi! Anche la vostra presenza a distanza è importante!
Un grande abbraccio a tutti!